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Samosa

Samosa un popolare street food che si dica essere nato in Medio Oriente, ma grazie agli scambi commerciali di un tempo è ora uno degli snack più amati dalla cucina asiatica.

Sono fagottini preparati con una pasta a base di farina, olio, sale e acqua q.b. ( pasta che può essere semplicemente sostituita con la pasta fillo), ripieni di spezie, verdure e anche di carne.

In India si possono trovare in vendita in tutte le stazioni dei treni e dei bus perché considerati un ottimo spuntino per il viaggio; sono onnipresenti in strada, i venditori di questi triangolini dorati urlano ai clienti per venderli caldi e fragranti. Sono accompagnati, quasi sempre, da masala chai, il tè speziato indiano.

La samosa indiana è possibile replicarla anche in casa; si può servire come uno sfizioso antipasto per una cena etnica insieme al tipico pane indiano naan, oppure come uno stuzzichino speziato per un aperitivo esotico, accompagnati possibilmente con un delizioso chutney di pomodorini oppure da una salsa allo yogurt tipo la raita.

Samosa ricetta

Yields: 8 Servings Difficulty: Medium Prep Time: 1 Hr 30 Mins Cook Time: 25 Mins Total Time: 1 Hr 55 Mins
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Ingredients

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    Per il ripieno
  • Per la pasta

Preparare il ripieno

Lessare le patate, anche nel microonde, pelarle e schiacciarle con una forchetta.

Tritare l’aglio, i peperoncini verdi; inserire in una padella due cucchiai di olio extravergine d’oliva e far leggermente soffriggere l’aglio tritato.

Aggiungere poi, mescolando, la curcuma, il peperoncino, l’anice e il sale;

aggiungere poi la patata schiacciata e mescolare fino ad ottenere un composto ben amalgamato.

In ultimo inserire il coriandolo fresco un po’ spezzettato; dopo aver mescolato togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.

Clicca sul seguente link https://fb.watch/4qRYJVmqqe/

mostra come deve risultare il ripieno e l’aggiunta del coriandolo fresco.

Preparare la pasta

Unire alla farina, posta in una ciotola, il sale, il cumino e due cucchiai di olio extravergine d’oliva, mescolare e poco alla volta versare l’acqua; si dovrà ottenere un impasto liscio e morbido.

Coprire con un tovagliolo di stoffa e far riposare per un’ora.

Trascorso il tempo, riprendere l’impasto e dividerlo in 4; se occorre utilizzare poca farina per spolverizzare la spianatoia dove si lavorerà il composto.

Formare 4 palline che con l’aiuto di un mattarello dovranno essere stese a cerchio con un diametro di circa 15 cm.

Ogni cerchio dovrà essere diviso in due parti uguali;

con un pennello bagnare con dell’acqua i bordi e formare un cono.

Basterà arrotolare intorno alle dita il mezzo cerchio, far combaciare i due lembi e chiudere la parte inferiore, allargare quella superiore, ossia del cono e riempire con il composto di patate e spezie.

Aiutarsi con le dita per far entrare più composto possibile, dopodiché chiudere la parte superiore; se occorre bagnare ancora con acqua per far aderire bene ed evitare che si possa aprire durante la frittura.

Preparati tutti i coni friggerli in olio abbondante; consiglio una pentola alta e stretta, dove possano essere fritti al massimo due samosa alla volta.

Dovranno risultare ben dorati e una volta tolti dall’olio, poggiarli su carta assorbente.

Servire subito ben caldi.

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Un po’ di storia

Sebbene pensiamo che i samosa siano originari dell’Asia meridionale, provengono dall’Asia centrale e del Medio Oriente. I libri di cucina arabi tra il X e il XIII secolo si riferiscono ai pasticcini come “sanbusak”, che deriva dalla parola persiana “Sanbosag”.

Si ritiene che nelle comunità dell’Asia centrale, le persone producano e mangino i samosa per la loro convenienza, specialmente quando viaggiano. I piccoli triangoli ripieni di carne tritata erano facili da realizzare intorno al fuoco durante le soste notturne, per essere confezionati in borse da sella come snack per il viaggio del giorno successivo.

Il samosa fu introdotto nell’Asia meridionale durante il sultanato musulmano di Delhi quando i cuochi del Medio Oriente e dell’Asia centrale vennero a lavorare nelle cucine del sultano. Questo è stato documentato dallo studioso e poeta di corte, Amir Khusro, che nel 1300 scrisse che ai principi e ai nobili piaceva la “samosa preparato con carne, burro chiarificato, cipolla e così via”.

Dopo il suo arrivo in India, la samosa è stato adattata come un piatto vegetariano nell’Uttar Pradesh. Secoli dopo, la samosa è uno degli snack vegetariani più popolari in India.

Fonte Storia: sito

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