Le Mandorle: Una Manciata di Vitalità

Le Mandorle: Una Manciata di Vitalità.

Tra gli alimenti più energetici, le mandorle  costituiscono un nutrimento molto utile con l’arrivo dei primi freddi e si conservano a lungo dopo essere state essiccate.

La mandorla è il seme di un albero che appartiene alla famiglia delle Rosacee – la stessa famiglia del pesco e del ciliegio – e cresce nei paesi del Mediterraneo, in Africa e in Asia, suo paese d’origine. Grazie ai commerci dei Fenici sbarcò anticamente in Sicilia, proliferando soprattutto nella zona di Agrigento.

I frutti del mandorlo, Prunus amygdalus, sono drupe verdi ricoperte di peluria, le quali maturano d’estate e contengono uno o due semi che costituiscono le mandorle commestibili. Dopo la raccolta vengono fatte essiccare, trattamento che ne permette la lunga conservazione.

Cantuccini

In cucina

Fresca o secca, la mandorla si usa soprattutto in pasticceria, dando origine a dolci universalmente conosciuti: il torrone, i confetti, gli amaretti.

Si usa molto anche nella cucina dei Paesi del Nord Europa, forse per le sue qualità caloriche, ed entra nella preparazione del classico “musli”, la colazione a base di cereali misti.

Con le mandorle si possono preparare anche bevande, tra cui la più nota è l'”orzata”.

Contro l’astenia

Come la maggior parte dei frutti, le mandorle sono ricche di sali minerali e vitamine.

La loro caratteristica saliente sta però nel fatto di essere molto nutrienti: contengono infatti anche proteine e abbondanza di grassi, oltre il 50%, tanto che se ne può ricavare un olio, detto appunto olio di mandorla, usato nell’industria farmaceutica e cosmetica.

Sono quindi indicate nei casi di stanchezza fisica o mentale e in situazioni di esaurimento nervoso. La medicina omeopatica le indica come antidepressivo naturale per l’effetto che avrebbero sul sistema nervoso. Sono molto utili anche durante la gravidanza e nel periodo dell’allattamento. Tostate risultano più digeribili.

Le diverse qualità

Ci sono due tipi di mandorle: dolci e amare. Queste ultime sono tossiche perché contengono amigdalina: una sostanza che scomponendosi origina il velenosissimo acido cianidrico. Vengono quindi impiegate in piccolissime quantità e possono essere vendute solo in miscela con mandorle dolci, in confezioni che riportano la dicitura ” contiene mandorle amare in misura non superiore al 5% riferita al peso”.

Tra le mandorle dolci da tavola sono molto apprezzate la “Santa Caterina” e la “Santoro”, mentre la “Barisana” e la “Pizzuta di Avola” vengono impiegate per preparare confetti e prodotti di pasticceria.

Fonte Franca Miglierina

Cucina Casareccia

Sono Maria Rosaria a cui piace chiacchierare soprattutto in cucina di cucina, raccontare di cibo e di come è importante prepararlo in casa per avere sempre ricette gustose e sane. Se non lo si può preparare in casa allora occorre comprare con consapevolezza e leggere l'etichetta con esattezza!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *